La senatrice, Anna Maria Fallucchi, propone di eliminare la ferrovia garganica nel tratto di San Menaio: “sogno un litorale libero, accessibile e sicuro, capace di riflettere l’essenza autentica del Gargano”.
«Liberiamo la costa dai binari della ferrovia, è questo l’obiettivo che, insieme ad alcuni amministratori locali e imprenditori e a molti cittadini di Rodi Garganico e Vico del Gargano, vogliamo raggiungere- l’annuncio della senatrice di Fratelli d’Italia Anna Maria Fallucchi, nei giorni scorsi, nello stesso annunciava un sit-in di amministratori e operatori turistici. Binari che “da troppi anni si estendono da Costa Ripa a Calenella deturpando – aggiunge – il paesaggio naturale, ostacolando la piena fruizione delle meraviglie costiere e limitando lo sviluppo delle attività locali, a fronte di un utilizzo estremamente esiguo del treno su questa tratta».
Il sogno della senatrice Fallucchi non è, evidentemente, lo stesso del WWF di Foggia che bolla l’iniziativa come “uno stanco déjà vu”. Secondo il WWF l’eliminazione della ferrovia nel tratto della costa garganica è una “vecchia idea, che speravamo ormai superata”.
«In tutta Europa si sta investendo sempre più nel trasporto pubblico ed in particolare nella ferrovia che rappresenta il mezzo più ecologico e a basso impatto ambientale. Ciò dovrebbe essere ancor più evidente in un parco nazionale, come quello del Gargano, nel quale tutta l’offerta turistica andrebbe riorientata su modelli ecosostenibili, capaci di intercettare la crescente domanda di persone che non vogliono prendere l’automobile e che prediligono destinazioni capaci di offrire soluzioni trasportistiche collettive, come ad esempio le Cinque Terre in Liguria, dove l’unica possibilità di accesso è rappresentata proprio dalla ferrovia»- scrivono gli ambientalisti.
«Se in questi anni passi avanti sono stati fatti nello sviluppo del trasporto su ferro in Capitanata, è proprio grazie alle Ferrovie del Gargano che hanno saputo investire, nella sostanziale indifferenza della classe dirigente nostrana, nel potenziamento del servizio, come accaduto per la linea Foggia-Lucera o le corse ferroviarie tra Foggia e San Severo, fino all’ammodernamento della linea garganica. Proprio per quest’ultima sono stati sostenuti importanti investimenti che hanno puntato al rinnovo dei convogli ferroviari, molto più confortevoli dei treni regionali di Trenitalia, alla velocizzazione della tratta in sicurezza e all’aumento delle corse, con l’apprezzato servizio notturno di luglio e agosto». Aggiungono.
Il comunicato del WWF ricorda che «da almeno vent’anni esiste un progetto per introdurre sul tratto costiero la tecnologia del trenotram, peraltro inserita in tutti gli strumenti di pianificazione (dal Piano del Parco al Piano territoriale di Coordinamento Provinciale al Piano del Parco Nazionale del Gargano) che consentirebbe di riconfigurare l’intera sezione stradale tra Rodi e San Menaio in modo da aumentare la permeabilità trasversale della ferrovia. Un progetto che purtroppo non è mai decollato perché, sempre nella totale indifferenza della classe politica locale, la tecnologia del trenotram, ampiamente diffusa in Europa, non ha una copertura normativa in Italia. A chi sogna un viale alberato al posto della ferrovia, ricordiamo infine che, proprio lì dove ora si organizzano i sit-in contro il treno, poco più di un anno fa sono stati eliminati decine di alberi vetusti di tamerici che da almeno quarant’anni ombreggiavano la strada, per far posto ad una discutibile riqualificazione del lungomare di San Menaio, mentre Ferrovie del Gargano ha riqualificato a proprie spese l’area della stazione per realizzare un ampio giardino alberato a disposizione dei villeggianti».