Dopo la risposta del sindaco Michele Crisetti in merito alla mensa scolastica i consiglieri di opposizione rispondono a stretto giro di posta: “faccia gli interessi della città, il suo compito è quello di attivarsi e non dire bugie e perdere tempo”, scrivono i cinque consiglieri.
Il sindaco Michele Crisetti ha risposto ieri con un video al documento divulgato dai cinque consiglieri dell’opposizione Mauro Cappucci, Michele Centra, Giuseppe Mangiacotti, Giuseppe Miglionico e Nunzia Palladino, risposta che evidentemente non è stata digerita dai cinque che hanno inviato una ulteriore nota.
«Visto che il sindaco, prof. Michele Crisetti, nemmeno con le ripetizioni riesce a comprendere le richieste dei cittadini, cerchiamo di aiutarlo con degli schemi di approfondimento. I consiglieri hanno chiesto di convocare la commissione perché i genitori si lamentano che il menù non è adatto o gradito ai bambini, quindi il suo compito è quello di attivarsi e non dire bugie e perdere tempo». Scrivono i cinque consiglieri.
«Nella speranza che il sindaco abbia ben compreso cosa prevede il regolamento, tramite PEC inviamo una copia così lo potrà studiare e approfondire durante le festività natalizie, da lui stesso votato in Consiglio comunale, auspichiamo che si dia da fare per “attivare la commissione” e convocarla per predisporre i controlli (come chiesto da numerosi genitori e docenti) non appena il servizio riparte dopo la pausa natalizia. Comunque visto che produce documenti sbagliati, per confondere l’opinione pubblica, può benissimo chiedere la convocazione di un Consiglio comunale per un confronto con documenti alla mano, e far emergere la verità ma soprattutto per risolvere i problemi che i cittadini segnalano. Se poi vuole continuare a fare “l’attore”, o forse è meglio ricordare il giudizio del sindaco espresso in un documento politico da alcuni consiglieri di maggioranza? “ha dimostrato un morboso ed esclusivo interesse nei confronti della sua visibilità sui social”, può tranquillamente continuare, ma sicuramente non farà gli interessi della città». Concludono.