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Scontro quasi fisico in Consiglio comunale, Antonio Pio Cappucci perde la presidenza della Commissione:Si tratta di un fatto gravissimo, è questo  il prezzo da pagare per gli accordi scellerati”.

Con il cambio della maggioranza a Palazzo San Francesco, consequenziale al documento condiviso con parte dell’opposizione, un accordo di fine consiliatura che di fatto ha cambiato in modo importante lo scenario politico emerso dopo le elezioni del 2019. Il sindaco Michele Crisetti intanto sta cercando un nome per sostituire il dimissionario Pasquale Chindamo che se ne andato motivando le dimissioni “con la non condivisione della scelta politica relativa all’allargamento della maggioranza”.

Nell’ultimo Consiglio comunale non sono mancati momenti di forte tensione, tanto da determinare la sospensione dei lavori. Il litigio è scaturito dal cambio del presidente della I commissione, che si occupa di Sviluppo e Programmazione, Bilancio e Finanza  e Personale, finora presieduta da Antonio Pio Cappucci (tra i consiglieri critici nei confronti del primo cittadino). Nell’ultima seduta della commissione, su richiesta della consigliera Lucia Mischitelli, già presidente della stessa commissione, si è proceduto alla sostituzione di Cappucci. Cambio che secondo quattro consiglieri, Gaetano Cusenza, Mauro Ciavarella,  Domenico Gemma e lo stesso Cappucci, si tratta di una forzatura. Nuovo presidente della Commissione consiliare è stato nominato Giuseppe Miglionico, tra i tre dell’opposizione firmatari del documento di sostegno a Crisetti.

«Si tratta di una forzatura politica, sbagliata nei metodi e nei modi- spiega Antonio Pio Cappucci. Rivedendo la seduta video del Consiglio comunale ribadisco che è assolutamente fuori ogni  norma e ogni buon senso la condotta di chi abbandona fisicamente la propria postazione per dirigersi con fare minaccioso verso il sottoscritto (il riferimento è al consigliere Giuseppe Mangiacotti, ndr). Senza che in quel momento il presidente del Consiglio comunale ha ritenuto di poter evitare tale incresciosa situazione, dimostrando di non poter svolgere il ruolo con l’imparzialità che la legge prevede. Non ricordo vi siano precedenti in tal senso. Ovvio che non ci faremo intimorire da simili atti di arroganza politica e umana. Questi sono gli effetti della decisione di Crisetti di tradire il mandato elettorale, alleandosi con coloro che i cittadini hanno relegato all’opposizione con una sonora sconfitta. Questo dimostra quello che abbiamo sostenuto dall’inizio di questa legislatura e che abbiamo cercato di cambiare, abbiamo riscontrato in molti casi la mancanza assoluta di fermezza del primo cittadino, che è quello che ha determinato questo ribaltone politico. Una situazione grave e fuori da ogni criterio democratico. Abbiamo inviato al Prefetto questo atto che noi riteniamo completamente illegittimo».

La discussione in Consiglio comunale ha visto contrapporsi i quattro consiglieri con il resto della maggioranza che, invece, sostiene che “Non esiste nel regolamento comunale il divieto di sostituzione dei presidenti di commissione, tanto che la stessa commissione è stata presieduta da diversi consiglieri in questa legislatura e che la nomina è espressione della maggioranza dei componenti della commissione”.

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