La portavoce del M5s ribadisce la posizione sua e del gruppo del M5s, “Non abbiamo avuto alcun contatto, non siamo stati interpellati in alcun modo, non ci è stato proposto assolutamente nulla”.
Citano l’ex premier Conte i consiglieri comunali e il sindaco nel documento politico definito “accordo di fine consiliatura” firmato per “superare la crisi amministrativa” , il Partito Democratico, San Giovanni Rotondo Popolare, Unione di Centro, Partito della Città, scrivono: “intendiamo costruire, nel solco di un rinnovato centro sinistra, una alleanza politica rivolta anche al Movimento 5 Stelle, il cui presidente e concittadino è Giuseppe Conte. L’obiettivo è quello di un coinvolgimento di tutte quelle forze che si riconoscono nei valori democratici, progressisti, riformisti, ambientali, anche se non rappresentati in Consiglio Comunale”.
La consigliera del M5s e vice presidente della Provincia Nunzia Palladino è intervenuta già nei giorni scorsi con una dichiarazione, ripresa da Il Fatto del Gargano, in cui chiariva la sua posizione e quella del M5s, “Il M5S, né la sua portavoce, sono interessati alle poltrone e alle diatribe che hanno ridotto la politica a una continua faida tra personaggi che da decenni scaldano i banchi della sala consiliare del Comune di San Giovanni Rotondo, perciò esortiamo il sindaco ad occuparsi seriamente delle sorti di questa amministrazione e di essere finalmente deciso nelle azioni da intraprendere, fosse anche scegliere di dimettersi”.
Posizione che ha ribadito in una intervista a Foggiatoday dopo poche ore dalla notizia del nuovo accordo politico, “Noi siamo all’opposizione e rimaniamo all’opposizione”, conferma la consigliera pentastellata. “Non abbiamo avuto alcun contatto, non siamo stati interpellati in alcun modo, non ci è stato proposto assolutamente nulla. Dire che sono rimasta sorpresa è un eufemismo. È incomprensibile per me”. Non è stata contattata lei, portavoce M5S in Consiglio comunale e vice presidente della Provincia di Foggia, né tantomeno il coordinatore provinciale Mario Furore o il coordinatore regionale Leonardo Donno, spiega Foggiatoday.
“Non è modo di fare politica – aggiunge la consigliera Nunzia Palladino – Anche se si parlasse delle prossime elezioni e si volesse addivenire a un’intesa, alla costruzione di un programma, si fa sapere alla controparte quali sono le proprie intenzioni. Questo modo di fare è inconcepibile. E nonostante i propositi espressi nel documento, per il momento nella coalizione sono entrate altre forze che nascono come forze di destra, quindi qui si sta facendo un minestrone – afferma la consigliera. E francamente noi del M5S non siamo proprio disponibili a questa ammucchiata, perché è quello che si sta rivelando, in vista delle prossime elezioni. Non funziona così. Oggi siamo lontani mille miglia”. Porte chiuse dal Movimento, che peraltro non concepisce questo metodo di gestione della crisi: “Il Consiglio comunale è stato esautorato, perché le crisi si portano in aula, invece è stata portata sui social, ed è inaccettabile”.