All’Ambito territoriale di S. Marco in Lamis sono state assegnate risorse per circa 211.000 € che sono state iscritte in bilancio per il prossimo triennio (34.847 € nel 2023, 74.117 € nel 2024, 92.020 € nel 2025).
I fondi permetteranno di avviare il programma P.I.P.P.I., un Programma di intervento rivolto alle famiglie con figli fino a 17 anni che affrontano situazioni di vulnerabilità. Secondo quanto riportato nelle Linee di Indirizzo nazionali del 2017 la vulnerabilità è “intesa come condizione che può riguardare ogni famiglia in specifiche fasi del suo ciclo di vita e che è caratterizzata dalla mancata o debole capacità di rispondere in modo positivo ai bisogni evolutivi dei figli da parte delle figure genitoriali”.
P.I.P.P.I., il cui acronimo si ispira alla resilienza di Pippi Calzelunghe, noto personaggio televisivo della TV degli anni ‘70-’80, come metafora della forza dei bambini nell’affrontare le situazioni avverse della vita, è il risultato di un innovativo paradigma di azione pubblica, avviato nel 2011, tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova. L’obiettivo è la prevenzione di tutte le forme di “istituzionalizzazione” che possono essere ancora presenti nelle pratiche dei servizi sociali, quali ad esempio la burocratizzazione, i ritardi, le inefficienze, gli scoordinamenti, le rigidità, la scarsità di informazione e di trasparenza verso le famiglie.
«Stiamo per sperimentare un nuovo approccio di intervento–dichiara l’Assessore ai Servizi sociali Paolo Soccio– che mette insieme la tutela dei minori e il sostegno alla genitorialità. È un intervento preventivo che va ad innovare in maniera radicale le pratiche dei Servizi sociali, che tra l’altro non vengono lasciati soli nell’azione di intervento, ma collaboreranno con tutti gli attori del territorio, dalla Scuola ai Servizi sanitari, dagli Enti del Terzo settore al Tribunale dei Minori, per dare dignità alle giovani vite che, loro malgrado, si trovano in contesti socio-ambientali ed educativi difficili e deprivanti. Inoltre l’efficacia di questa nuova metodica andrà a incidere in maniera significativa anche sui futuri bilanci dei quattro comuni dell’Ambito se consideriamo che un minore collocato in istituto costa all’Ente dalle 30.000 alle 70.000 euro all’anno. Inoltre avremo l’opportunità di contrattualizzare due educatori a tempo pieno (per 58.000 e annui), uno psicologo e un assistente sociale».