Agenzia Valerio

I fatti risalgono al periodo del Giubileo, quando venne costituito il consorzio “Via Sacra del Gargano” , i magistrati accertarono che “la spesa effettivamente sostenuta dal Comune è stata otto volte superiore a quella che avrebbe dovuto sostenere”.

Nella prossima question time, la prima seduta del prossimo anno, si tornerà a parlare del caso Carlo Follieri e della gestione del Giubileo del 2000 a San Giovanni Rotondo, la sentenza è del 2006, viene riportata nella interpellanza della consigliera comunale del M5s Nunzia Palladino (foto), e si legge che i “fatti oggetto del giudizio sono indubbiamente ed assolutamente gravi e  non può essere sottaciuto lo spregio della pubblica funzione insito nel contegno di chi da pubblico funzionario non ha esitato a rappresentare false circostanze in vista di un vantaggio economico maggiore di quello che avrebbe conseguito quale dirigente pubblico”. La stessa sentenza aggiunge che l’ing. Carlo Follieri è stato  condannato a pagare in favore dell’erario la complessiva somma di euro 288.594,18, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali”. Le condanne sono state due la seconda per danno di immagine del comune quantificata in 20.000 euro. Con il tempo la cifra da recuperare potrebbe essere addirittura il doppio.

L’ing. Follieri è stato assunto dal comune, per due semestri, come dirigente comunale, la condanna arrivò perché oltre a svolgere l’attività in comune era anche  progettista per il consorzio “Via Sacra del Gargano”. “Il vantaggio   economico   derivatogli- spiega ancora la sentenza- e procurato alla società   consortile è di rilevante gravità considerato che la spesa effettivamente sostenuta dal Comune è quasi otto volte superiore a quella che avrebbe sostenuto per costituire il fondo da ripartire”.

La consigliera del M5s Nunzia Palladino, nell’interpellanza, chiede di “sapere se è avvenuto il recupero coatto, da parte del Comune di San Giovanni Rotondo, della somma di euro 288.594,18 oltre la rivalutazione monetaria e gli interessi legali nei confronti dell’ingegnere. In caso contrario, di conoscere i motivi che non hanno permesso di introitare la somma decisa dalla Corte dei Conti di Roma”-si legge nell’interpellanza.

«Ci aspettiamo di avere dal sindaco Crisetti chiarimenti in merito e ci auguriamo che le cifre siano state recuperate, in caso contrario ci chiediamo come mai nessuno abbia mai ritenuto importante restituire ai cittadini la propria dignità compromessa da questi atti di spregio. Inoltre, riteniamo inopportuno la recente nomina a ruolo di dirigente della V area di un altro membro della famiglia Foglieri- ci spiega la consigliera Palladino. Non è un fatto personale o del Movimento nei confronti della famiglia, ma riteniamo che la nostra comunità abbia pagano un prezzo altissimo per queste vicende e che l’attuale amministrazione deve fare di tutto per recuperare i soldi che devono essere restituiti ai cittadini. Come è accaduto nel Lazio- aggiunge-  dove il presidente Conte ha recentemente dichiarato di non appoggiare la candidatura di D’Amato in quanto debitore di quasi trecentomila euro verso la comunità, anche noi riteniamo che la questione morale sia una priorità».

Autore

Kronos Bar

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