Si è svolto ieri pomeriggio l’atteso Consiglio con la presenza dei parlamentari, dei consiglieri regionali, dei sindaci del territorio e del direttore generale dell’ospedale Casa Sollievo.
“Se muore Casa Sollievo della Sofferenza muore l’intero territorio, dobbiamo sostenere l’ospedale in tutti i modi possibili ”, è questo il pensiero condiviso che è emerso dal dibattito di ieri sera a San Giovanni Rotondo durante il Consiglio comunale monotematico per discutere della situazione economica dell’ospedale. Presenti anche i deputati del territorio e i consiglieri regionali.
Tra i banchi della sala consiliare, anche Gino Gumirato, il direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza, seduto tra il sindaco Michele Crisetti e l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone. «Molti dei numeri con cui viene rappresentata la situazione economica dell’ospedale non sono corretti- ha esordito il direttore Gumirato- . Noi come consiglio di amministrazione abbiamo chiuso il documento strategico 2023/25 in modo formale sabato scorso, ed è già stato inviato nelle sedi opportune e questo pomeriggio anche ai sindacati. La speranza è che con questo documento, leggendo i numeri nero su bianco, si possa fare un po’ di chiarezza. Per esempio non corrisponde al vero che i finanziamenti straordinari sono arrivati dal 2005 fino al 2008. È vero che Casa Sollievo negli ultimi diciannove anni ha sofferto da un punto di vista economico, sempre, tutti gli anni, e solo per effetto dei finanziamenti straordinari, l’ultimo dei quali durante il periodo Covid, nel 2019 e nel 2021, abbiamo ottenuto più di settanta milioni di euro di finanziamenti straordinari e senza questo finanziamento non ce l’avrebbe fatta»- ha puntualizzato il direttore in risposta a qualche intervento precedente.
«Credo sia l’ora di accettare che questo ospedale non farà la propria fortuna aumentando il numero di posti letto, perché in nessun ospedale al mondo succede- ha aggiunto il direttore. Tutti i grandi ospedali non stanno aumentando i posti letto ma stanno diminuendo, drasticamente, i posti letto. Sono certo che i dipendenti dell’ospedale sanno come si fa una sanità moderna, cioè con un numero inferiore di posti letto rispetto al passato, con una degenza inferiore, a patto che tutto abbia una capacità tecnologica, scientifica e di telemedicina al passo con i tempi. Dobbiamo prendere atto, dell’assoluta necessità, che Casa Sollievo lavori come un ospedale moderno. Anche in Consiglio regionale abbiamo raccontato che non è solo una questione economica che impone questa visione dell’ospedale, è un elemento di come vanno le cose nella sanità moderna. Dopo settant’anni è opportuno capire e interpretare quale è la nuova missione. Ed è per questo motivo che riteniamo che la nuova missione sia essere eccellenti nei reparti, eccellenti nella ricerca scientifica, che funzioni come un ospedale moderno e che abbia un’integrazione con il territorio molto più forte. In ospedale si deve entrare per pochi giorni con il massimo dell’efficienza. Anche l’accordo siglato con la Regione Puglia ci porta a questo tipo di visione. Noi abbiamo tre anni di fronte, quando ho accettato l’incarico ho guardato attentamente i dati ed ho capito che questa sfida è possibile». Inoltre il direttore generale ha ribadito che non c’è nessun piano di licenziamento.
Ha concluso il Consiglio comunale il sindaco Michele Crisetti, «È stata una bella seduta del Consiglio comunale- ha detto il sindaco Crisetti- che testimonia la vicinanza di tutte le istituzioni. La nostra comunità e l’ospedale si fondono, sono una cosa sola, il destino dell’ospedale è il destino di questa città. Dobbiamo seguire la vicenda e seguire Casa Sollievo della Sofferenza nei prossimi tempi con assoluta onestà, se diciamo che la politica si deve occupare dell’ospedale devono seguire degli atti. Questo è il momento in cui tutti ci dobbiamo dare da fare a prescindere dal colore politico. Alle buone intenzioni devono seguire i fatti. Il futuro dei nostri figli è legato, in buona parte, al futuro di Casa Sollievo».