Agenzia Valerio

In una nota il primo dei non eletti del Pd critica la scelta del partito di allargare la maggioranza ad alcune forze dell’opposizione e rilancia: “Meno alleanze elettorali e più alleanze politiche”.

Matteo Pio Placentino (foto), primo dei non eletti nelle liste del Pd e già membro della segreteria del partito non vede di buon occhio quello che sta accadendo a Palazzo di città, dopo il documento che, di fatto, sancisce una nuova geografia politica con Giuseppe Mangiacotti, Giuseppe Miglionico e Michele Centra in maggioranza.

“La prima stonatura del documento riguarda la citazione di Giuseppe Conte- scrive Placentino- assurda se pensiamo che fino a qualche mese fa il Pd chiedeva le dimissioni di un assessore della Giunta, Pasquale Chindamo, perché alle ultime elezioni ha deciso di votare l’ex premier Conte.  E poi non è possibile tradire il mandato elettorale così in modo aperto mascherando una operazione prettamente elettorale, in prospettiva, con una operazione che permette un nuovo slancio amministrativo. Su questo però sono certo che i cittadini capiranno perfettamente. Mi chiedo quale sarà il prezzo da pagare per il sindaco Michele Crisetti in questo anno? La storia politica di San Giovanni Rotondo dimostra che ribaltoni e cambi di squadra in nome dei cittadini hanno portato solo a fallimenti e poco più. Operazioni che sono sempre state fatte dagli stessi personaggi”.

“Questi ragionamenti, di numeri e non di idee e di rinnovamento, sono i motivi che mi hanno spinto ad abbandonare il Partito Democratico di San Giovanni Rotondo, e oggi, questo passaggio politico, dimostra che nella nostra città l’innovazione e la buona politica non sono all’ordine del giorno- aggiunge. Ricordo agli attuali dirigenti che alle scorse elezioni molti, soprattutto giovani, ci hanno dato fiducia perché cambiassimo il Pd e la politica locale.  Quello che servirebbe alla nostra città è una governabilità e una visione  comune degli obiettivi, con meno alleanze elettorali e più alleanze politiche, in cui si condivida una sana progettualità. La nostra città ha numerose priorità dalla situazione dell’ospedale ad un rilancio serio e concreto del turismo. Chi vuole fare politica deve porre queste questioni al primo posto e non salvare le poltrone e pensare a come vincere le prossime elezioni”, conclude Placentino.

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