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L’incontro si terrà nell’auditorium della Parrocchia della Trasfigurazione, ed è organizzato dal Presidio del libro e dall’associazione Provo.cult con il patrocinio del Comune.

“Lo schiaffo di don Milani non è un libro su don Milani ma su di noi che da Barbiana ricevemmo uno schiaffo violento e provocatore”. A scriverlo nell’introduzione il professor Piergiorgio Reggio, pedagogista e formatore, che lunedì 18 settembre sarà a San Giovanni Rotondo per presentare la nuova edizione de “Lo schiaffo di don Milani. Il mito educativo di Barbiana” (edizioni La Meridiana).

Organizzato dal Presidio del libro e dall’associazione Provo.cult con il patrocinio del Comune di San Giovanni Rotondo, l’incontro si colloca in una serie di iniziative a livello nazionale che, nell’anno del centenario della nascita del priore di Barbiana (1923-2023), vogliono favorire la conoscenza della sua eredità spirituale, culturale e civile.

Nel piccolo e sperduto paese di Barbiana dove venne esiliato per la sua azione a favore dei giovani operai delle industrie tessili di San Donato di Calenzano, presso Prato, Don Lorenzo Milani fonderà una scuola col motto “I care” Mi importa, mi sta a cuore.Da questa scuola uscirà “Lettera a una professoressa”, libro corale scritto dai suoi alunni, figli di contadini che, al termine delle elementari frequentate in una pluriclasse, risultavano sostanzialmente analfabeti.Alla scuola di Lorenzo Milani questi ragazzi impareranno a prendere la parola perché “Solo la lingua fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero non importa. Basta che parli.”

Nel libro, che è il testamento spirituale di Don Milani morto a 44 anni pochi mesi dopo la pubblicazione, i suoi alunni rivendicano il diritto allo studio a fronte di una realtà scolastica che, eludendo il dettato costituzionale, riproduceva ferocemente le diseguaglianze sociali. “Lettera a una professoressa” ebbe un’eco straordinaria e fu uno schiaffo al conformismo, a una concezione della realtà ritenuta immutabile e alla cultura concepita come strumento di emarginazione.

Di questa provocazione che negli anni ‘70 seppe smuovere tante coscienze, fece nascere esperienze educative spontanee e creative, e che tanti cambiamenti e innovazioni favorì nella scuola, parla il libro del professor Piergiorgio Reggio.

Appuntamento lunedì 18 settembre alle 19, nell’auditorium della Parrocchia della Trasfigurazione. Dialogherà con l’autore la giornalista Paola Russo. Interverranno il sindaco, professor Michele Crisetti e don Davide Longo, parroco della chiesa della Trasfigurazione.

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