«Hanno scomodato addirittura don Tonino Bello, proprio il giorno della sua Venerazione, per giustificare i continui comportamenti irresponsabili, arroganti e incauti del provocatore prof. Michele Crisetti».
«Lunedì mattina è apparsa una scritta fatta da delinquenti seriali, sulla facciata della sede del Comune contro il Consigliere Mauro Cappucci, una scritta: “simile a quella fatta contro l’Assessore Pasquale Chindamo, qualche tempo fa in un altro luogo” che noi non abbiamo commentato in quanto, per cultura che ci è propria, respingiamo e contestiamo questi metodi sia quando sono a danno dei nostri avversari e sia quando sono a danno di qualsiasi altra persona».
Si legge in un documento diffuso dal ordinamento cittadino della Lega di San Giovanni Rotondo in risposta al comunicato diffuso dalla maggioranza.
«A seguito di questo bruttissimo e insano gesto, il presidente del Consiglio comunale a nome proprio e dei Consiglieri comunali, altro non poteva fare visto che lo stesso non può parlare a nome del Sindaco e della Giunta, nella seduta del Question Time ha rivolto parole di solidarietà al consigliere Mauro Cappucci, per aver subito un tale e brutale attacco. Senza trascurare che il sindaco, appena successo il fattaccio, ha provveduto a far cancellare immediatamente l’offensiva scritta (ogni tanto fa il suo dovere), senza condannare gli autori del gesto come ha fatto per altri atti vandalici e delinquenziali simili (il riferimento è all’auto dell’assessore Generoso Rignanese di Monte Sant’Angelo, ndr) e senza esprimere la solidarietà. A differenza degli assessori presenti in Consiglio che hanno preso parola e chiaramente hanno espresso solidarietà. Di tutta questa “intensa attività politica” di cui si vantano sui social, noi e la stragrande maggioranza dei cittadini, onestamente, non ce ne siamo proprio accorti. Invece, possiamo constatare e quindi denunciare, un’attività sterile (Consigli Comunale ogni 3 o 4 mesi, delibere di giunta pari a un quinto delle passate amministrazioni) anzi registriamo una spudorata faccia tosta a prendersi meriti per opere, progetti e finanziamenti chiesti e ottenuti da precedenti amministrazioni, oltre la perdita di finanziamenti importanti e clamorosi ritardi su opera già finanziate (sempre grazie ad altri) per responsabilità di Dirigenti e uffici avallati dal sindaco in persona».