Agenzia Valerio

L’associazione ha inviato all’amministrazione comunale un documento per aumentare la qualità della raccolta differenziata, in un’ ottica di economia circolare , e diminuire il costo della tassa per i cittadini e per le attività.

“Negli ultimi anni la percentuale della raccolta differenziata nella città di San Giovanni Rotondo è aumentata sensibilmente, dal 2020 si è chiuso con una media del 70%. Nel 2016 eravamo al 56,91%. Il trend, del 70% di raccolta differenziata e riduzione dell’indifferenza ita, ha fatto ben sperare, si tratta di un dato positivo che evidenzia un corretto comportamento della maggioranza dei cittadini nel conferire i rifiuti. La nostra associazione è quotidianamente impegnata a denunciare l’inciviltà di una minoranza che si ostina a imbrattare la città, a compiere reati ambientali, alimentando discariche abusive e conferendo in modo errato i rifiuti domestici. Collaboriamo attivamente con le forze di Polizia Locale, Carabinieri forestali e con la ditta Tekra”. Spiegano i volontari del circolo di Legambiente nel documento protocollato a Palazzo San Francesco dopo l’ultima convocazione riguardo l’impostazione del nuovo capitolato di appalto per la gestione RSU. 

“Per migliorare ancora i risultati ottenuti dalla città, crediamo sia sempre più utile e necessario un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle scelte di gestione per discutere nel merito i contenuti del prossimo capitolato di appalto- si legge nel documento. Per comprendere come meglio gestire la tassa sui rifiuti, come migliorare il servizio, per risolvere le eventuali criticità, per migliorare il decoro urbano, per migliorare i controlli, per creare strumenti al fine di sanzionare i comportamenti incivili. Per affrontare le situazioni di crisi delle utenze economicamente fragili o in difficoltà economiche. Per ragionare sui temi della futura economia circolare che prevede, con la Green Economy, il migliore riuso dei nostri rifiuti”.

Nel documento inviato all’amministrazione Legambiente propone diversi punti per migliorare la gestione della raccolta dei rifiuti a San Giovanni Rotondo, tra questi anche quelli per ridurre la TARI per i cittadini e per i commercianti, “perché se è vero che non è aumentata non è neanche diminuita (come annunciato dall’amministrazione comunale, ndr) come invece potrebbe avvenire se si agisse ad esempio sul recupero delle perdite dovute all’evasione della tassa (a quanto ammonta?), esiste una strategia per recuperare queste somme? Quali sono le azioni per riportare i numeri della pianta organica per poter svolgere correttamente un servizio efficiente?  È necessario prevedere una strategia per la gestione della frazione organica per valorizzarne il suo impiego in chiave di economia circolare, e prevedere nel prossimo capitolato le strategie per il passaggio al sistema della tariffa puntuale (paghi quanto conferisci), questo sistema permetterebbe di premiare economicamente chi differenzia correttamente. Ed è necessaria una strategia per perseguire gli illeciti e diminuire la produzione di rifiuti indifferenziati, soprattutto il sacchetto selvaggio che incide sui costi di gestione dei rifiuti. I cittadini chiedono, giustamente, che i loro soldi per effettuare il miglior servizio siano amministrati con una informazione trasparente”. Conclude Legambiente. 

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