Incontro dedicato al confronto e al racconto delle esperienze di welfare nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia e per riflettere sul ruolo dell’assistente sociale nel Sud.
Riflettere sulle trasformazioni del welfare e sul ruolo dell’assistente sociale nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Promuovere politiche sociali innovative per favorire l’inclusione e lo sviluppo dei territori. Sono i temi affrontati nel corso della giornata di approfondimento che si è tenuta quest’oggi in Fiera del Levante sulle “Nuove politiche di Welfare in Puglia e nel Mezzogiorno d’Italia. Il ruolo strategico del servizio sociale”, a cui hanno partecipato circa ottocento assistenti sociali da tutta la Puglia.
Nel corso dell’evento, organizzato dal dipartimento Welfare della Regione Puglia e dal Consiglio dell’Ordine degli Assistenti sociali di Puglia (CROAS), sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano, la presidente CROAS Puglia Filomena Matera e la consigliera nazionale Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali Valentina Prisciandaro.
La sessione mattutina è stata dedicata al confronto e al racconto delle esperienze di welfare nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Quella pomeridiana si è concentrata sul welfare innovativo e generativo, con un focus sulla presa in carico delle disabilità, sulle famiglie e i minori e sul Terzo Settore.
“Ottocento assistenti sociali da tutta la Puglia – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – sono l’esercito della conoscenza del corpo sociale nella nostra società. Sono quelle persone che noi inviamo in missione speciale nei casi impossibili, quelli dove i giudici, gli esperti e i politici non riescono a trovare una soluzione. Queste persone straordinarie riescono a organizzare, non senza difficoltà, una risposta sociale credibile all’infinita serie dei problemi del vivere. Tutto questo avviene nel contesto delle malattie, della devianza anche di natura criminale, della gestione dell’obbligo scolastico e in tutti i settori dove è richiesto qualcuno che ascolti e sappia trasformare questo ascolto in un indirizzo verso le istituzioni al fine di legiferare meglio. Bisogna convincere i governi che il diritto al welfare, alla buona vita e al benessere è un diritto importante tanto quanto la salute. Anzi, mi permetto di dire che mentre la salute è un diritto-mezzo, il welfare, il benessere di vita è un diritto-fine, e quindi, dal punto di vista filosofico, è anche più importante”.
L’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone ha sottolineato che “anche se con visioni e approcci diversi, tutte le Regioni riconoscono la centralità della persona e la necessità di rispondere alle esigenze dei soggetti più fragili, che si sono trasformate rispetto a qualche anno fa. Il Covid ha accentuato e i gap sociali, economici e lavorativi esistenti, e abbiamo quindi il dovere di comprendere e dare una risposta ai nuovi bisogni. La Regione Puglia – ha proseguito l’assessora – sta orgogliosamente mantenendo e rafforzando tutte le misure che, da sempre, fanno parte del panorama sociale pugliese, come i buoni di conciliazione e le misure per minori, disabili e anziani”.