Agenzia Valerio

Giovedì il reading con Violante Placido e venerdì la processione, dopo i due anni di buio causati dalla pandemia, il 15 aprile si riaccendono più vivi che mai i fuochi delle Fracchie, le grandi torce infuocate della Processione del Venerdì Santo.

Un rito riconosciuto nel nucleo fondante della “Rete dei Fuochi di Puglia” che quest’anno si arricchisce di un più ampio programma di eventi organizzati dal Comune di San Marco in Lamis, dalla Regione Puglia e dall’Ente Parco Nazionale del Gargano. Le Fracchie hanno la funzione di illuminare il percorso della Madonna Addolorata. Le origini di questo rito risalgono ai primi del XVIII secolo, epoca della edificazione della Chiesa dell’Addolorata, posta lontana dal centro abitato. Dalla seconda metà del novecento la processione delle fracchie divenne sempre più, per i suoi attori, una gara di abilità e coraggio consistente nella costruzione della fracchia più grandiosa e più bella e che brucia meglio.

Quest’anno, a precedere la processione del Venerdì, nella serata di Giovedì 14 aprile ci sarà il suggestivo reading teatrale “Ti racconto le Fracchie” (ore 20 in Piazza Madonna delle Grazie, Arco di Saracino), interpretato da una testimonial d’eccezione, Violante Placido, grande talento artistico di Capitanata. Ad accompagnarla in questo inedito e coinvolgente storytelling (rientrante nel progetto “Monumento in cerca di attore” dell’Agenzia SCOPRO), vi sarà il suggestivo tappeto sonoro dell’Ensamble “Suoni del Sud”.

“Dopo la pandemia ripartiamo dall’evento che più identifica, appartiene ed unisce la nostra città e la nostra comunità da oltre quattro secoli – spiega il Sindaco Michele Merla –. Lo facciamo con una marcia in più, grazie al sostegno della Regione Puglia e dell’Ente Parco, assieme ai quali stiamo lavorando non solo per valorizzare culturalmente questo rito, ma per renderlo un interessante prodotto turistico,  capace di attrarre nuovi flussi con ricadute dirette per la nostra immagine ed economia. Le Fracchie sono simbolo di luce, calore e speranza, ispirano fiducia e rassicurazione, ti fanno sentire a casa. È l’augurio di un mondo migliore ai tempi della ripartenza post pandemica e di una guerra che miete vittime innocenti”.

“Abbiamo voluto promuovere tutti gli aspetti antropologici e le ancestrali tradizioni di questo rito popolare.” – spiega l’Assessore comunale alla Cultura e al Turismo, Sacha Mauro De Giovanni – “Oltre alla Processione del Venerdì Santo ci sono degli eventi che abbiamo voluto amplificare, come la toccante ‘Processione Della Madonna Addolorata con canto dello Stabat Mater’ delle ore 5.30 del venerdì presso la Chiesa Chiesa SS. Addolorata. Di grande valore culturale – aggiunge l’Assessore – sono le Mostre ‘Le Cunte de Pasqua” con opere inedite del nostro indimenticabile concittadino Joseph Tusiani e ‘Fuochi di Primavera’ con opere di Pasquale Soccio. Lo spettacolo teatrale di Violante Placido con lo sfondo dell’Arco di Saracino – conclude l’Assessore – sono l’espressione di una vocazione culturale che la nostra città profonde da sempre”.

“Finalmente quest’anno la Puglia può tornare a vivere e a far vivere i riti della Settimana in Puglia, unici al mondo nel loro genere per devozione, storia, cultura e suggestione emotiva – dichiara il VicePresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese – Riti che, ciascuno con le sue peculiarità locali, caratterizzano ed uniscono tutto il territorio regionale in questo periodo dell’anno, aprendo idealmente la stagione turistica. Un valore aggiunto per le nostre comunità che va  tramandato di generazione in generazione per conservare le radici e lo spirito di appartenenza. Le Fracchie di San Marco in Lamis necessitano di fare il meritato salto di qualità a livello culturale e turistico, perché un simile patrimonio possa essere conosciuto quanto più possibile nel mondo, anche per dare valore aggiunto alla Puglia. Per questo la Regione ha sposato il progetto dell’Amministrazione del sindaco Merla“.

“Il Parco si fonda su un ecosistema di peculiarità e di eccellenze antropologiche, oltre che naturali, e le fracchie rappresentano sicuramente uno degli esempi più caratteristici – aggiunge il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza –. Sensibilizzare le varie componenti delle nostre Comunità ad avere cura di questo importante patrimonio, ad appassionarsi alla sua conoscenza, a farsi coinvolgere attivamente nei processi di sviluppo, sono le basi per tutelare e valorizzare il territorio del Parco in un equilibrio tra passato, presente e futuro dove, a fare la differenza, è la capacità di abbattere i campanili, di unire le forze positive, di organizzarsi mettendo in rete tutte le singole tipicità presenti.”

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