Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è anche la data che celebra le persone affette da questa condizione. Iniziativa nella classe di Alice dell’Istituto Melchionda-De Bonis.
In classe con la maglietta con la scritta “È solo un cromosoma in più”, la classe è la quarta D dell’Istituto Melchionda e tra gli alunni c’è anche Alice, una bimba di nove anni con sindrome di down e fibrosi cistica. L’iniziativa si è svolta durante la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, nei giorni scorsi. La classe ha svolto numerose attività, discutendo con le maestre, Lucia, Maria Teresa e Vincenza (in foto piccola con Alice), di cos’è la Sindrome di Down, guardando un film e leggendo un libro sul tema.
Motore dell’iniziativa i genitori di Alice, Francesco ed Anna Rita, che da anni sono impegnati nella sensibilizzazione, raccolta fondi e nel divulgare il concetto che «Non è un malattia ma una condizione genetica». La sindrome è causata da anomalie in uno dei cromosomi, possiedono un cromosoma 21 supplementare. Invece di avere 2 di questi cromosomi, ne hanno 3.
«Abbiamo voluto sensibilizzare i bambini su che cos’è la sindrome di down durante la Giornata Mondiale regalando le magliette- spiegano i genitori di Alice. È stata una giornata un cui i bambini hanno svolto attività importanti insieme alle maestre, che ringraziamo per aver accolto subito l’idea. Siamo convinti che queste iniziative di inclusione, e di corretta divulgazione delle informazioni, siano necessarie per tutti e facciano bene a tutti. Un momento di informazione e sensibilizzazione e anche un’occasione per discutere di approcci per migliorare la vita delle persone con disabilità. È importante comprendere che la bontà e la bellezza, e amore verso il prossimo di Alice, sono in quel “cromosoma in più”, che non è un problema anzi è un qualcosa in più che forse in questo mondo tutti dovremmo avere. Perché nessuno di noi è diverso, semmai possiamo dire di essere unici. Molti bambini dopo la lettura del libro e le varie iniziative hanno fatto riflessioni molto profonde, ed è il segno che l’iniziativa è riuscita».