Agenzia Valerio

Si tratterebbe di quattro o cinque esemplari di cani da caccia, gli animalisti e volontari hanno cercato di fare il possibile e sono riusciti a salvarne alcuni.

Il fatto è accaduto ieri pomeriggio quando un incendio ha coinvolto la zona limitrofa al cimitero di San Giovanni Rotondo, origine ancora da accertare, si attende relazione dei Vigili del Fuoco, causando anche la morte atroce di alcuni cani rimasti intrappolati all’interno poiché detenuti in piccole gabbie da cui non hanno avuto scampo (foto grande). I volontari sono riusciti a salvarne alcuni (foto piccola).

«Una morte inaccettabile, non hanno avuto via di scampo», denunciano gli animalisti che si occupano da anni dei diversi problemi dei cani in città, tra cui la “cattiva abitudine” di tenere cani all’interno di gabbie e in zone isolate del territorio, gli animalisti sostengono che si tratti di una abitudine dei cacciatori.  

«Sono morti per un gioco crudele chiamato erroneamente sport- ci dice Marilina Maratea raccontando quello che è accaduto ieri. Si tratta di cani che vengono tenuti rinchiusi in box in condizioni vergognose. Ieri alcuni cittadini sono riusciti, sfidando le fiamme, a portarne in salvo tre cani, utilizzando spranghe di ferro per rompere quelle prigioni della morte, per gli altri non c’è stato tempo. Questo evento drammatico dovrebbe far riflettere sulle norme vigenti in materia di detenzione degli animali. Nel caso specifico dalle testimonianze raccolte, ci sono troppi interrogativi e insieme a tanti cittadini spero e mi affido agli organi competenti affinché si faccia luce su quanto è accaduto. Alcune creature oggi a meno di 24 ore della “giornata mondiale del cane” hanno perso la vita in modo atroce per colpa di uomini dediti alla caccia».

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