La nota di solidarietà dell’Arci: “La città è dei cittadini onesti che con fatica e tenacia continuano ostinatamente a restARCI”.
“Con sgomento e rabbia apprendiamo dell’intimidazione subita ai danni del PUB “𝘼𝙎𝙄𝙇𝙊 𝙍𝙀𝙋𝙐𝘽𝙇𝙄𝘾” dell’amico e compagno Michele Pelè con dei colpi di arma da fuoco sulla saracinesca, siamo stanchi di subire queste intimidazioni da parte di balordi che non trovano di meglio da fare nella loro vita che attentare alla sicurezza di chi nonostante tutte le fatiche si ostina a mantenere aperta una qualsiasi attività”. Si legge in un comunicato di denuncia e solidarietà a firma di Arci “Nuova Gestione” di Monte Sant’Angelo.
“Siamo stanchi dell’omertà di un paese che è complice con il suo silenzio di questi malavitosi, siamo stanchi di continuare a combattere per la legalità contro ogni forma di malavita organizzata e contro pratiche mafiose, siamo stanchi si.. ma non ci arrendiamo non ci fermeremo e continueremo senza tregua a denunciare con forza ed esprimere il nostro rammarico, la nostra rabbia e la nostra più ferma solidarietà all’amico Michele ed a tutti coloro che subiscono abusi, soprusi ed intimidazioni”. Continua il comunicato
“La città è dei cittadini onesti che con fatica e tenacia continuano ostinatamente a restARCI contro chi ne vorrebbe fare un deserto, non solo fisico, ma anche sociale o un campo di battaglia dove vige la legge del più forte sicuri di restare impuniti e che non vi sia una reazione e slancio e orgoglio sociale. Vogliamo essere promotori di una iniziativa cittadina, di una manifestazione cittadina contro ogni forma di violenza e di vigliacca intimidazione ai danni di qualsiasi attività o persona specie ora ad una settimana precisa dalla “giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia” risulta essere ancora più inquietante, perciò facciamo appello a tutte le associazioni, ai cittadini a chiunque tenga a cuore davvero le sorti di questa città di stringersi e serrare i ranghi per dichiarare ancora una volta che la mafia è una montagna di merda”. Conclude il comunicato dell’Arci.
In foto copertina l’interno del locale.