Due persone sono finite ai domiciliari, mentre una terza è sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, pretendevano sacchi di pescato del giorno.
Tre persone sono state arrestate dai carabinieri a Lesina, l’accusa è di estorsione in danno ai pescatori di vongole.
L’attività di indagine è stata condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Severo sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia. La denominazione “Clams” data all’indagine fa riferimento al prodotto maggiormente richiesto dai presunti estorsori, le vongole. In particolare è emerso come gli indagati avrebbero obbligato le vittime ad accettare che uno di loro svolgesse le funzioni di guardia dei pescherecci ricevendo in cambio, da decine di pescatori, parte del pescato del giorno.
I pescatori, intimoriti dalla minaccia di danni alle imbarcazioni, avrebbero consegnato quotidianamente sacchi pieni di vongole e pescato del giorno, per un valore economico di circa 800 euro a settimana. Il timore delle vittime scaturiva dal fatto che, in passato, chi non si era adeguato al sistema aveva subito danni alle imbarcazioni, in un una circostanza una barca era stata affondata. Le vittime lamentavano come gli indagati, nelle loro richieste, non tenessero conto in alcun modo di come fosse andata la battuta di pesca del giorno e pretendevano sempre almeno due sacchi di pescato, mettendo in difficoltà le vittime.
Le indagini sono state condotte grazie all’ausilio di telecamere posizionate sul porto e con metodi investigativi tradizionali. Le immagini dimostrano come le visite erano quotidiane per farsi consegnare i sacchi con il pescato del giorno, in particolare vongole.