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Appello lettera inviata al Ministro della Difesa “sconsigliano l’insediamento del mega deposito di gas gpl in quanto altamente esplosivo e considerato dalla Direttiva Seveso ad alto rischio rilevante”.

Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e presidente della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza ha sottoscritto una lettera indirizzata al Ministro della Difesa, Guido Crosetto in cui si chiede di intervenire, “Per motivi di sicurezza” contro l’ipotesi di insediare un deposito di 6 milioni di litri di gas GPL della società Energas a 12 Km dall’Aeroporto Militare di Amendola, nel Comune di Manfredonia.

La lettera è condivisa con numerose associazioni tra cui la LIPU Puglia Presidente, Italia Nostra Gargano, l’Associazione Politico Culturale Manfredonia Nuova, il Coordinamento Salute e Ambiente, UCIIM: Unione Cattolica Insegnanti, AMCI: Associazione Medico Cattolici Italiani, Europa Verde -Verdi Manfredonia,Fareambiente Puglia e altre.

“I sottoscrittori sollecitano le SS. LL. a fornire, in tempi brevissimi al Consiglio dei Ministri dell’Italia – che nella prossima assise prevede l’approvazione dell’istallazione del deposito di cui all’oggetto – argomenti tecnici strategici che sconsigliano l’insediamento del mega deposito di gas GPL in quanto altamente esplosivo e considerato dalla Direttiva Seveso ad alto rischio rilevante. Nella prospettiva di una guerra, in cui possa essere coinvolta l’Italia, la strategica operatività dell’Aeroporto Militale di Amendola – Foggia verrebbe sicuramente messa a rischio dalla vicinanza di un siffatto impianto pericolosissimo, il più grande impianto di gas GPL d’Europa (non di metano di cui si vorrebbe limitare la dipendenza dalla Russia) obsoleto e anacronistico. Pertanto: Considerato che il progetto Energas fonda le sue radici sulla fraudolenta bugia che il sito dell’insediamento disterebbe “circa 40 Km”, come si legge nel Rapporto di Sicurezza del 1997 a pag. 122, dal più vicino aeroporto Militare del 32° Stormo di Amendola: “Aeroporto Foggia[1]Amendola, distanza confermata nell’”Aggiornamento Studio di Impatto Ambientale” del settembre 2013, a pag. 125, e non già 12 Km in linea d’aria come è nella realtà. Addirittura in quello del maggio 2015 il riferimento alla distanza del più vicino aeroporto militare è addirittura magicamente scomparso; Vista l’importanza strategica elevatissima di questo Aeroporto nella NATO – essendo infatti un aeroporto militare “operativo” – sede del sistema di difesa con velivoli telecomandati a distanza (droni) e destinato a ricevere gli F35 con testate nucleari; Considerato che dal 27 gennaio del 2022 ha poi anche la funzione di “Nato QRA”; Stante la forte preoccupazione dei cittadini che l’impianto Energas possa diventare ghiotto bersaglio di attentati terroristici o militari per colpire la base Militare vicina; le istanti associazioni chiedono alle Gentili autorità in indirizzo di intervenire presso il Consiglio dei Ministri, perché venga negato l’insediamento in parola per le ragioni rassegnate.”

Autore

Kronos Bar

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