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14 alberi in vaso, il progetto prevede un nuovo restyling di Corso Umberto I, con nuove panchine e nuovi cestini per la raccolta differenziata.

I lecci tornano dopo circa una ventina di anni in Corso Umberto I, in vaso (foto) “perché non è stato possibile scavare per una piantumazione vera e propria”, nonostante i vari tentativi da parte dell’amministrazione comunale, il progetto è stato seguito, fino al giorno delle dimissioni, dall’ex assessore Pasquale Chindamo. L’intervento che prevede il ritorno degli alberi in piazza fa parte di un progetto più ampio di restyling di Corso Umberto I, i 14 alberi saranno dedicati ai quattordici morti dell’eccidio del 1920.

Ieri è stato il sindaco Michele Crisetti, con un post sui social, ad annunciare la novità che ha acceso il dibattito in rete. “Mi ricordo il giorno in cui quegli alberi sono stati sradicati e ci siamo svegliati in una San Giovanni diversa, che da quel momento ci è sembrato avesse perso un po’ la sua identità. Abbiamo fatto fatica ad abituarci a questa nuova immagine del nostro corso, per tanto tempo siamo stati arrabbiati e non l’abbiamo creduto possibile. Ma tant’è- ha scritto Crisetti. La nostra piazza da oggi cambia volto, alla ricerca di quella identità che è sempre stata qui, nascosta da qualche parte, e che abbiamo sperato, davvero, ritornasse in vita. 14 alberi per 14 uomini che hanno perso la vita nell’ottobre 1920, durante la strage più drammatica del biennio rosso in Italia”.

L’annuncio ha acceso gli animi in rete, sotto accusa la disposizione in vaso, “era l’unica soluzione possibile, abbiamo provato in tutti i modi ma non è possibile scavare, come avremmo voluto, e sistemare le piante senza vasi- risponde Crisetti a chi critica la soluzione-. Sottoterra ci sono numerose tubature e cavi che è stato impossibile ripiantarli”, spiega a chi scrive che “mettere degli alberi nelle fioriere non mi sembra una grande idea”.

Gli alberi hanno circa 15 anni e provengono da vivaio, e sono nati e vissuti in vaso, anzi “lo spazio attuale è più grande di quello dove hanno vissuto fino ad oggi”, rassicura il primo cittadino. Il progetto prevede anche la collocazione di nuove panchine, in pietra e ferro, e nuovi cestini per la raccolta dei rifiuti differenziati.

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