La fondazione, presieduta dal professor Giuliano Volpe, raccolse subito l’input di alcuni giovani attivi sul territorio, Domenico Moretti e Domenico Antonacci, facendosi carico di tutte le procedure tecniche e amministrative necessarie per riportare l’oggetto a Foggia. Un ritorno quindi, quello della stele, forse “sfuggita” alle vie legali dell’archeologia per alimentare il mercato clandestino nel quale la provincia di Foggia riveste il triste primato di area maggiormente depredata dai cosiddetti tombaroli. Armati di scavatori e picconi, i criminali dell’archeologia devastano i siti archeologici della Daunia alla ricerca di materiali preziosi da immettere sul mercato, spesso in percorsi che li portano fuori dall’Italia, in Svizzera e poi alle case d’asta internazionali con tanto di documentazione che ne attesta la legittima proprietà. Un fenomeno gravissimo, tanto che si parla di archeo-mafie, verso il quale questa iniziativa vuole sensibilizzare la cittadinanza attraverso un tour della stele, prima esposta al museo archeologico di Herdonia in occasione della sua inaugurazione e ora a Monte Sant’Angelo.
In occasione della mostra della stele di giovedì 24, alle 19 sarà intavolato un dibattito tra il prof. Giuliano Volpe, Presidente Fondazione Apulia Felix onlus, la dott.ssa Simonetta Bonomi, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio BAT e Foggia, Michelangela Stefano, Comandante Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bari e Domenico Moretti, Presidente Centro Studi Storico Archeologici del Gargano e tra i promotori dell’iniziativa del crowfunding; a moderare il giornalista Gennaro Tedesco.
L’evento, organizzato dal Centro Studi Storico Archeologici del Gargano in collaborazione con la Fondazione Apulia Felix e la Cooperativa EcoGargano, è sostenuto dal Comune di Monte Sant'Angelo e dal Parco Nazionale del Gargano.